Accéder au contenu principal

Il mottetto nel riposo durante la fuga in Egitto di Caravaggio


Il bellissimo dipinto di Caravaggio nella collezione Doria Pamphilj mostra un angelo di spalle intento a suonare un violino - di cui una corda si è spezzata - leggendo le note di uno spartito che San Giuseppe tiene aperto di fronte a lui. Le note ovviamente non erano messe lì a casaccio. Infatti, come si è appurato qualche tempo fa, si tratta di un mottetto del compositore fiammingo Noel Bauldewijn, il cui testo, non riprodotto da Caravaggio, è tratto dal Cantico dei Cantici.
« Quam pulchra es, et quam decora, carissima, in deliciis! Statura tua assimilata est palmae, et tubera tua botris. Caput tuum est Carmelus, collum taum sicut turris eburnea.»
« Veni, dilecte mi, egrediamur in agrum; videamus si flores fructus parturiunt, si floruerunt mala punica; ibi dabo tibi ubera mea. »
 In italiano,
« Quanto sei bella e quanto vaga, o mia carissima prediletta! La tua statura assomiglia a una palma, e i tuoi seni a grappoli d'uva. Il tuo capo è simile al monte Carmelo, il tuo collo a una torre eburnea. »
« Vieni o mio diletto, usciamo nei campi, vediamo se i fiori hanno generato i frutti, se sono fioriti i melograni. Là ti darò il mio seno. »
Secondo Maurizio Calvesi l'intero dipinto sarebbe un'ispirazione al Cantico dei Cantici e il mottetto di Noel Bauldewijn un'allegoria che celebra l'amore mistico dello sposo (Cristo) per la sposa (la Vergine, la Chiesa). Notiamo anche come una scena del Nuovo Testamento, l'apparizione dell'angelo durante la fuga in Egitto, sia simbolicamente ancorata nel testo del Vecchio Testamento a sottolinearne la continuità teologica.  

Peraltro, trattandosi di Caravaggio, non possiamo che ammirare la sublimità aulica dell'angelo e la sua posa sensuale che richiama il contenuto del poema biblico e lo sguardo rapito dell'anziano falegname Giuseppe in estasi di fronte a tanta bellezza e alla rivelazione delle parole del cantico.

  


----------------------------------
Galleria Doria-Pamphilj
Via del Corso 305, Roma

Aperta tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00.
La biglietteria chiude alle 18:00.
Chiusura: 25 dicembre, 1° gennaio, Pasqua.
Aperto anche il 24 dicembre (fino alle 17:00), 1° novembre, Lunedì dell’Angelo, 25 aprile e 1° Maggio.
Per i gruppi è consigliata la prenotazione.


Biglietti
Intero: € 12,00
Ridotto o gruppi, giovani dai 6 ai 26 anni: € 8,00
Gratuito: bambini fino a 5 anni
Biglietto famiglie: € 40,00 (2 adulti e 3 bambini dai 6 ai 18 anni compiuti)
Biglietto scuole: € 5,00 (min. 12 studenti)


Sito web: http://www.doriapamphilj.it/roma/la-galleria-doria-pamphilj/ 

 

Commentaires

Posts les plus consultés de ce blog

Palais Royal: les colonnes de Buren et la fontaine Sphérades

En entrant dans Cour d'honneur du Palais Royal, vous vous trouvez immédiatement au milieu de multiples colonnes noires et blanches de toute taille, émergeant du sol comme des arbres qui poussent. Lorsqu’on se penche par-dessus les deux puits qui se trouvent dans la cour, on s’aperçoit que les colonnes se prolongent en sous-sol. Elles déterminent donc deux niveaux, d’où le titre de cette œuvre in situ : Les deux plateaux . En 1986, sous la présidence de François Mitterrand , le Ministère de la culture et de la communication, logé dans la galerie des proues du Palais Royal, commande une sculpture pour la cour intérieure à l’artiste Daniel Buren . Cette œuvre sculpturale s’inscrit dans le cadre des grands projets de François Mitterrand, qui, dans les années 1980, souhaite transformer la ville musée en ville moderne en y introduisant l’art et l’architecture contemporains. Buren est membre fondateur du groupe BMPT (Buren, Mosset, Parmentier et Toroni), qui, dans l’esprit des années 19...

Piranesi studioso del Mausoleo di Adriano

In occasione della pubblicazione della guida su Castel Sant'Angelo ci siamo interessati un momento alla bellissima serie di disegni del mausoleo di Adriano realizzati da Giovanni Battista Piranesi. Giovanni Battista Piranesi fu un grande studioso dell'arte romana e si fra gli altri monumenti dell'antichità si interessò anche molto a Castel Sant'Angelo. Nato nel 1720 a Mogliano Veneto, all'epoca sotto dominio della Serenissima, Piranesi si avvicina all'antichità classica e all'arte grazie alla sua famiglia. Suo fratello Andrea lo introduce alla cultura latina mentre lo zio, magistrato delle acque a Venezia, lo inizia all'architettura e al patrimonio monumentale. A Roma dal 1740, al seguito dell'ambasciatore di Venezia presso la Santa Sede Marco Foscarini, risiede a Palazzo Venezia e entra in contatto con cerchie artistiche, prime fra tutte quelle francesi della Accademia di Francia. Dalla collaborazione con alcuni artisti francesi nascono le p...